Nonostante l’emergenza sanitaria che sta colpendo il pianeta, tante persone decidono di intraprendere lunghi o brevi viaggi per rilassarsi e lasciarsi alle spalle il peggio dei mesi scorsi. L’estate 2020 potrebbe non essere come le altre, sicuramente non ci saranno le solite folle che ogni agosto riempiono le spiagge.

Il numero di persone partite o già tornate dalle vacanze rimane comunque alto, aiutando anche tutti i settori del turismo che hanno avuto ingenti perdite nei mesi passati. Come ogni anno, le mete ambite sono diverse. Ce ne sono alcune alquanto insolite, predilette da uno specifico movimento di pensiero, quello hipster.

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Chi è un hipster

L’hipster è un termine dall’etimologia ambigua. C’è chi sostiene provenga dalla parola hip, che sta per vedere, oppure che significhi hipi, ovvero aprire gli occhi. Infine altri pensano che la parola origini da hop, associato alla parola oppio.

Il movimento culturale nasce verso gli anni quaranta negli Stati Uniti, originariamente con lo scopo dei giovani bianchi di emulare lo stile di vita dei jazzisti afroamericani. Oggi è diventato sinonimo di anticonformismo e alternativismo, che possiamo essenzialmente spiegarli come la scelta di una vita diversa dal solito, con scelte alternative su vari aspetti come cibo o abbigliamento.

Questa mentalità si diffonde soprattutto nella classe media della società, tra i giovani benestanti. Le loro tendenze culturali li spingono per esempio ad ascoltare musica alternativa. Dal punto di vista politico e comportamentale gli hipster prediligono uno stile primitivista, pacifista ed ecologista. Quest’ultimo aspetto si rispecchia infatti nella loro scelta di mangiare cibo esclusivamente vegano.

I paesi maggiormente popolati da hipster sono Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Francia.

Hipster in Italia

Il movimento è arrivato anche in Italia, delineando anche alcune città come maggiori esponenti di questo stile di vita. Al primo posto abbiamo Bologna, città che ospita numerosi hipster grazie alla vasta presenza di studenti universitari, sia italiani che stranieri. A seguire troviamo Roma, Milano e Torino.

Vacanze per gli hipster

Naturalmente la scelta di una vita da hipster comporterà un tale approccio anche quando si sceglierà la prossima meta turistica. Negli anni le tappe alternative sono sempre variate, con l’obiettivo di separarsi sempre e comunque dalla massa. Ciò accade soprattutto durante le vacanze estive.

Estate hipster

Partiamo dal presupposto che la meta stabilita da un alternativo in una calda settimana di luglio eviterà spiagge o montagne. La preferenza di un hipster cade in particolar modo sulle città, dalle più note alle mai sentite. La gita in una grande città non si focalizzerà sulle chiese più famose o musei, bensì nei quartieri meno conosciuti e di nicchia, cercando la bellezza nelle piccole cose e facendo acquisti in negozi vintage.

Un vero hipster infatti cercherà le mete più sconosciute, scovando luoghi nascosti che possono riservare una stupefacente bellezza. Andiamo a scoprire le tappe maggiormente ambite da un’anticonformista.

Berlino

La capitale tedesca è tra le città più densa di hipster al mondo. Che siano turisti o locali, gli alternativi sono affascinati dalle soluzioni alternative che il centro urbano offre. Nello specifico, gli hipster si concentrano maggiormente nel quartiere Kreuzberg, il quale mette a disposizione bar alla moda, street art, cucina internazionale e coffeehousegourmet.

Roma

Ebbene sì, la nostra capitale è tra le più gettonate delle mete hipster. La città non attrae solo gli amanti dell’arte classica, bensì tanti alternativi grazie ai suoi quartieri vintage. Tra questi spicca fra tutti Rione Monti, il punto di riferimento hipster. Il quartiere offre gallerie d’arte moderna, negozi gourmet, laboratori artigianali, mercati, slow food e bar vintage.

Milano

Il tricolore hipster non finisce con Roma. Anche Milano, la città della moda, è una meta alquanto ambita dagli anticonformisti. L’Isola è tra le zone più frequentate, con servizi cool e particolari. Molti quartieri poveri e periferici hanno acquisito l’interesse di giovani alternativi grazie all’EXPO.

Amsterdam

La capitale olandese è un’icona dell’hipster lifestyle, con sede principale ad Amsterdam Noord. Alcuni negozi vintage qui nascono dai luoghi più strani, come antichi cantieri navali o magazzini chiusi da anni. Anche qui il cibo biologico e le gallerie contemporanee non si fanno mancare

Madrid

Malasana pullula di alternativi ed ecologisti, attirati dalle offerte di cibo vegano, concept store e coworking. La città offre persino una chiesa cattolica totalmente hipster nel quartiere Chueca, con servizi decisamente insoliti quali wi-fi, caffè gratuito, tv e ingresso libero agli animali.

Londra

Se un hipster cerca nel londinese cibo tradizionale e alternativo, Shoreditch fa per lui. I negozi vintage e le gallerie moderne hanno sostituito i magazzini che un tempo avvolgevano il quartiere. La peculiarità di questa zona sta in un locale chiamato Cereal Killer café, un bar dove è possibile consumare latte e cereali in qualsiasi momento della giornata.